La Corte, costoruzionale ha giudicato contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza la liberalizzazione dei licenziamenti - un segno caratteristico dela tendenza neoliberista dei passati governi di centrosinistra..
un giudice dalle “mani bloccate” , a cui si toglie ogni discrezionalità valutativa, è un controsenso rispetto agli stessi principi di fondo di un assetto liberale dei poteri. Ed è appunto su questo profilo che interviene ora la Corte costituzionale affermando l’illegittimità del JobsAct proprio laddove “determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificativamente licenziato”.
E’ un modo per riaprire l’intera questione della regolamentazione del lavoro nell’epoca postliberista.