Il massiccio No all referendum costiruziobale riflette il rifiuto della poltica di Reanzi, e un nuova testiminanza delle scelte anti-establishment nell'Unione europea.
Prima la Brexit, poi l'elezione di Trump ci dicono che l'"imprevedibile" può verificarsi. La crisi dell'euro merita una riflessione laica, aperta a diversi scenari possiblli.
Nel mondo trasformato dalla globalizzazione è impensabile riproporlo nelle forme novecentesche tarate sull'industria fordista. Forse la tutela del cittadino-lavoratore va spostata dal secondo termine sul primo.
L’accordo commerciale UE-Canada, anche se meno noto del TTIP, non è meno pericoloso né meno foriero di disastri. Come tutti i mega-trattati di questo tipo, è uno strumento per espropriare la democrazia a favore delle multinazionali.