La singolaità e il ruolo globale di Francesco
Per molti versi Francesco è stato un Papa singolare. Non si tratta solo del fatto che provenisse da un mondo diverso dall’Europa che era la tipica terra della nascita dei papi che lo0avevano preceduto. Aveva trascorso l’età giovanile e poi d’adulto come gesuita in un mondo separato. Un paese come l’Argantina dove a fianco sdì un ceto dominante vivevano masse di cittadini poveri. Cone vescovo e poi cardinale aveva sempre avuto presente questa profonda separazione sociale e il ruolo della Chiesa come vicinanza alle classi più disagiate. Si trattava sostanzialmente di una distinzione rispetto alla chiesa tradizionale e ai suoi vescovi in diversi paesi del mondo.
Quando fu nominato Papa aveva 73 anni e la novità era che apparteneva a una famiglia venuta da lontano. Suo padre italiano e la madre anche di origini italiane. Ma lui era vissuto in un mondo per moti aspetti caratterizzato da i profonde divisioni interne. Rispetto alla dittatura militare aveva avuto una posizione distante non chiaramente opposta.. Fu in seguito criticato per questa distanza. Ma disse in seguito …..
Nominato cardinale aveva conservato il suo atteggiamento morale per la parte più povera e disagiata della popolazione. Sarebbe comunque rimasto un alto prelato un alto prelato di un paese particolare come l’Argentina se non fosse stato letto pontefice nel 2013. Un lezione per molti versi inattesa, ma che sanciva la distanza dalla tradizione europea nella nomina dei papi.
Le attese cha aveva suscitato non furono disattesee. Una larga parte del pontificato lo trascorse visitando i paesi pi più porsi dell’africa e dell’America latina. La distinzione rispetto ai suoi predecessori, di origine polacca o tedesca, divenne evidente.
Ma al tempo stesso ai vertici della Chiesa suscitò non secondarie disapprovazioni. Il dissenso divenne spesso esplicito, ma non i grado di cambiare la direzione del pontificato. Questa particolarità che lo distingueva dalla tradizione dei papi europei rimase una caratteristica del suo pensiero e del modo di interpretare il cattolicesimo . Una caratteristica per molti versi inattesa.
Nei suoi frequenti viaggi fuori all’Europa era in grado do comprendere il tema della povertà le difficoltà in cui vincevano milioni di uomini e donne. Questo non era motivo di un apprezzamento generale negli alti ranghi della Chiesa. Non era raro che gli alti prelati si giovassero della loro carica per esercitare nei paesi di origine coloniale un dominio incontrastato.
La sua esperienza gli consentiva di professare la sua qualità di pontefice spesso in dichiarato disaccordo con le alte sfere della chiesa. Ma questo non inibiva le sue intenzioni di incanalare su una strada diversa la chiesa. Ciò che non era facile realizzare ma che rimaneva nella su predicazione senza diventare un’esplicita prescrizione.
La singolarità della sua posizione lo induceva a stabilire rapporti con i capi di altre religioni. Capitava così di rivolgersi a migliaia di fedeli che si riunivano per ascoltarlo in Africa o America latina. Ma al tempo stesso era ricevuto ed esprimeva il suo pensiero pressoi capi di diverse fedi rispetto quella cattolica - religione pratica tal da quasi un miliardo e mezzo di fedel, ma non universale.
Questo gli consentiva di rivolgersi a popolazioni indifferentemente dalla fede praticata. In effetti, considerava l’aspetto religioso più importante della dottrina che ne era all’origine.
Questo nin significa che il cammino fosse provo di ostacoli. La guerra degli ultimi anni con al centro la contesa fra Ucraina appoggiata dia paesi europei e dagli Stati Uniti poneva problemi scarsamente risolvibili. Avrebbe voluto l’individuazione di un terreno di pacificazione. Ma non era di facile realzzazone.
Probabilmente vivendo più a lungo avrebbe potuto vedere la conclusione, ancora largamente controversa, della guerra. Gli Stati Uniti sotto la nuova presidenza di Trump non tendono al cambiamento dei rapporti con la Russia considerata un paese suscettibile di un’alleanza diretta con Putin.
La malattia subiva un continuo peggioramento ma non gli aveva impedito di compiere e programmare viaggi, sia pure in una condizione di crescente difficoltà. Giunto alla conclusione della sua vita, lascia un’eredità che è corrispondente alle novità del suo pontificato sotto il quale è stata nominata la maggior parte dei cardinali.
La chiesa del futuro non avere diversi aspetti. Ma è certo che il suo pontificato ha fortemente contributo a cambiarne la direzione. Un evento che nell’incertezza poltica che donnina il presente nei rapporti internazionali merita di essere ricordato per l’evidente, quanto complesso, disegno di contribuire a modificare i rapporti fra i diversi paesi del mondo contemporaneo.