Medio Oriente - "Davanti a una palude non sporcarti le scarpe, volaci sopra" *

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La complessa situazione del Medio Oriente deve esser guardata con un modello diverso dai concetti politici che noi usiamo per discutere fra noi.

Molti anni fa, nelle guerre americane in Asia, ci fu un esperimento fallito sull'efficacia del bombardamento aereo.  Oggi, gli aerei sono migliori, più veloci e più precisi ma ancora non sono  in grado di vincere una guerra da soli. Cominciando da un tentativo di cacciare il dittatore della Siria, un grosso gruppo di guerrieri mussulmani, chiamati ISIS si sono impossessati di una parte della Siria e poi anche di una parte dell’Iraq, mostrando una ferocia intollerabile e lasciandosi dietro una scia di cadaveri.

In certi  casi in cui non c'è altra possibilità, non c'è dubbio che gli aerei americani possono fare molto ... ma non possono, da soli, vincere una guerra, e non riescono a dare un aiuto concreto ai curdi che disperatemente cercano di difendere i loro villagi e le loro città  dall'attacco dell'ISIS. Contemporaneamente il governo turco blocca  i guerrieri curdi che dalla Turchia vorrebeero attraversare il confine per andare in aiuto delle popolazioni assediate. I curdi sono odiati dai turchi che hanno combattuto contro di loro per anni senza alcun risultato, e non li lasceranno passare. Un aspetto del conflitto medioorientale che potrebbe riaprire la lunga e feroce guerra che in oassato ha contrapposto i curdi e i turchi.

Questo è solo uno dei possibili problemi che possono derivare da un bombardamento di una delle aree controllate da ISIS o dove essa sta tentando di ampliare il suo controllo.  Un secondo problema è che nelle aree che adesso ISIS controlla, potrebbe essere difficile attaccare le sue forze senza un indiscriminato massacro di delle popolazioni e senza creare drammatiche migrazioni di massa.

Nella palude della guerra il problema è, naturalmente, reso più difficile dalla contrapposizione confessionale. Gli uomini dell’ISIS dichiarano di essere i fondamentalisti della religione sunnita nel quadro di un brutale scontro religioso. Accade così Non senza contraddizioni tuttavia all'intrno della stessa comunità sunnita. L'Iraq dominato da un governo shiita ha un esercito storicamente, e in parte ancora adesso, con una forte presenza sunnta. D'altro lato, un membro importante della "Coalizione dei Coraggiosi " è l'Arabia Saudita, il più forte paese sunnita , che oggi combatte contro l'ISIS. cercando al tempo stesso di estendere il suo controllo su una parte della Siria e dell'Iraq. Il problema non è più soltanto di natura religiosa. Non a caso, l'Arabia  Saudita ha finora attivamente operato contro il governo shiita dell'Iraq, ora attaccato dall'ISIS, mentre coltiva l'obiettivo di far cadere il governo Assad in Siria, il paese dove l'ISIS cerca di estendere il suo controllo.

In questo coacervo di contraddizioni, la complessa situazione del Medio Oriente deve esser guardata con un modello diverso dai concetti politici che noi usiamo per discutere fra noi.  Quando l'impero ottomano fu diviso sono stati creati  regni dominati dalle monarchie legate alle vecchie aristocrazie  dell'Islam. Qualche anno dopo la Seconda guerra mondiale i paesi attraversarono una fase rivoluzionaria, con l'esclusione dell' Arabia saudita che invece consolidò la monarchia originaria. E' difficile dire quanto i paesi si siano modernizzati o quanto siano rimasti ancorati a un modello caratterizzato dalle vecchi divisioni di carattere terriotriale.

Lo schema di base di un paese del Medio Oriente prevede vari gruppi, costituiti da un certo numero di famiglie gestite dal "Consiglio degli anziani", che amministra la giustizia spesso con un potere assoluto che non escude la condanna alla pena capitale. Nelle città il sistema è stato parzialmente superato. ma nelle campagne  anche fra  famiglie ricche il potere sta  nel Consiglio degli anziani. L'altro potere è quello religioso. I sunniti non hanno un vero e proprio clero; gli uomini saggi la sera parlano ai fedeli nelle moschee e possono fare da arbitri in problemi che le famiglie non riescono a risolvere.Gli sciiti hanno invece un vero e proprio clero, spesso più potente e più ricco rispetto alla tradizione sunnita.

Al vertice di queasta congerie di poteri, il governo. più o meno autorevole, non è visto come necessariamente legato allo Stato quanto piuttosto come un gruppo rappresentante di un'oligarchia interessata a cnservare e ad accrescere la rpria condizione di privilegio. Paradossalmente il concetto di Stato sembra esser stato assunto dall'ISIS nonnei termini della midrnità occidentale, quanto come memoria e rinasicta di un Califfo che riunisce assieme l'aspetto militare, quello religioso e quello economico.

* Un espressione popolare americana per indicare che bisogna sfuggire alla tentazione di avventurarsi su un terreno paludoso - una massima  probabilmente tornata in mente a Barak Obama di fronte alla caotica situazione mediorientale.

Marcello Colitti

Economist. He was President of Enichem. His last book is "Etica e politica di Baruch Spinoza". Member of the Editorial Board of Insight