L'incerto futuro dell'Europa
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Alla crisi economica interna, si sommano gli sconvolgimenti del Medio Oriente, mentre l'Italia sembra rinnciare anche alla possibilità di sfruttare i giacimenti energetici dell'Adriatico. Il quadro della situazione economica e politica dell’Europa non è certo rassicurante, e nessun segno di miglioramento si può scorgere in nessuno dei punti di crisi che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi, e che sembrano tutti inclinati verso il peggio. Paesi grandi e potenti con una lunga tradizione democratica come l'Inghilterra, rischiano di perdere una parte del territorio, e la maggior parte del reddito della produzione petrolifera nel mare del Nord, perché quella popolazione non vuole più convivere in un unico Stato. In Francia il ministro socialista di un Governo altrettanto socialista, un uomo noto per aver brillantemente condotto il problema della fusione fra General Electric e la compagnia francese Alstom, è stato messo alla porta per aver criticato il sistema tedesco di gestione dell’economia europea, che ha buttato molti paesi, inclusa la Francia, in una situazione fortemente negativa. L’Italia, è ancora nella fase delle parole e non dei fatti e non ha neanche iniziato a preparare uno schema operativo che la possa condurre fuori dalla recessione perpetua. Il Parlamento discute accanitamente della cancellazione del Senato, una decisione che definitivamente stravolge la Costituzione Italiana e mette il sistema politico e amministrativo in una situazione di grave incertezza sen dare nulla che possa indicare una via alla soluzione del problema economico. Ma non sono in difficoltà solo i paesi europei, l'intero sistema internazionale è ormai in una grave crisi. . Non era mai successo a memoria d'uomo che un aereo di linea carico di passeggeri fosse distrutto da un missile e che nessuno ne sia stato chiamato colpevole e adeguatamente punito o, per lo meno, ricercato. Evidentemente c’è una grande potenza che permette a qualcuno dei suoi sostenitori di commettere “per sbaglio” un'orribile strage senza che nessuno possa richiamarli in giudizio. E’ una vera e propria rottura del sistema giuridico internazionale, e non sembra suscitare una grande reazione neanche negli Stati Uniti. Non molto diversa è la situazione libica, che mostra una frammentazione minuta delle tante forze diverse, che sembrano grosso modo una parte legata al rigore mussulmano, e un’altra che ritiene che il paese debba avere una maggior libertà religiosa e civile. Intanto, l'Egitto si è aggregato dietro ad un Generale che è " uomo d'ordine" e non certo un democratico. Dal canto suo, l’Europa, gestita in dettaglio dal sistema tedesco, va indebolendos, e il primato tedesco rischia di seguire il degrado di una buona parte dell’Europa, che colpisce i maggiori Stati membri dell'eurozona, e in particlare l’Italia. Marcello Colitti
Economist. He was President of Enichem. His last book is "Etica e politica di Baruch Spinoza". Member of the Editorial Board of Insight |