La Federal Reserve dovrebbe intervenire direttamente nel mercato obbligazionario europeo
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Dean Baker e Mark Weisbrot, condirettori del Center for Economic and Policy Research di Washington, sostengono la necessità di un intervento diretto della Federal Reserve nel mercato obbligazionario europeo con particolare riferimento al debito italiano. Ecco la dichiarazione: “Accogliamo con favore l'azione della Fed, in collaborazione con altre banche centrali, per ridurre i costi di indebitamento in dollari per le banche europee. La risposta del mercato dimostra che l'intervento della Fed sui mercati finanziari europei è in grado di funzionare. Questo è stato un passo importante per evitare una crisi finanziaria potenzialmente più grave. Tuttavia, questa azione non si è sufficiente per risolvere l'attuale crisi finanziaria in Europa, né il suo contagio negli Stati Uniti. Il contagio di questa crisi ha già rallentato la crescita economica mondiale, compresa la crescita degli Stati Uniti. Questa settimana l'OCSE ha dichiarato che l'area dell'euro appare già in una condizione prossima alla recessione, e ha abbassato le sue previsioni di crescita del PIL USA per il prossimo anno al 2,1 per cento, dal 3 per cento in maggio. Sono state anche abbassate in modo significativo le previsioni di crescita in Cina, India e Brasile. Facciamo appello alla Federal Reserve perché intervenga direttamente nei mercati obbligazionari sovrani europei, in particolare italiani, a tassi di interesse più bassi. Si tratta di un intervento a costo zero per i contribuenti americani, come lo è stato il quantitative easing della Fed dal 2008. Al contrario, una recessione negli Stati Uniti causata dalla crisi finanziaria in Europa sarebbe molto costosa e potrebbe gettare milioni di americani nella disoccupazione. Washington, 30 novembre 2011
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