italiano agosto

Italiano 4 agosto

 

Dopo le olimpiadi con i loro pregi e difetti la Francia torna in primo piano per il suo ruolo politico in Europa e, in una certa misura , nella poltica globale.

Per la prima volta il capo del governo francese è in minoranza e al tempo steso senza un’alternativa politica che conservi le scelte fondamentali. E’ dal tempio di de Gaulle che la Francia  si trova di nuovo i al centro della poltica europea, potendone determinare il futuro. Allora si trattava di condizionare il ruolo della commissione europea affidando ai paesi aderenti unna funzione di direzione  difficilmente scavalcabile. Oggi non si tratta solo del ruolo nazionale che la Francia si garantì, ma del ruolo della Unione europea. I cambiamento sono evidenti. Politicamente la Francia prende le distanze e il presidente Macron, in netta minoranza nel Parlamento. Macron può governare ma in effetti nini può decidere la politica francese.

La nuova a maggioranza sotto la direzione di Marine Le Pen e ……era per molti versi irrealistica,  ma i quattro partiti di sinistra e estrema sinistra che costituiscono il primo blocco elettorale profilano una  chiara discontinua rispetto al passato.

La novità riguarderebbe un solo paese, sia pure fondante, come la Francia, ma non è così. La Germania è perla prima volta diretta da governo privo di una maggioranza parlamentare. Oltre che essere un governo con partiti divisi sulla politica interna e con…………a capo del governo, per il quale il consenso popolare è in continua discesa toccando circa il 15 per cento degli elettori.

 

In sostanza, in modi diversi,  i governi dei due paesi guida dell’Unione europea sono in crisi. i La Germani è senza crescita, non potendosi definire crescita un reddito che si nuove intorno a zero quando non al di sotto dopo anni di aumento del reddito nazionale  intorno all’ 8 per cento.

E non si tratta solo del crollo dell’economia. La Germina ha cambiato solo 9 governi durante più di settant’anni Il governo di Angela Merkel che ha preceduto l’attuale è durato 16 anni, ripetendo l’eccezionale durata del governo di Kohl. Al confronto, la fragilità  del governo attuale è evidente.

 

 

 

Quanto alla Francia, dopo l’instaurazione della presidenza della repubblica alla fine degli i anni cinquanta, non soggetta ai cambiamenti di maggioranza, se non alle scadenze elettorali, la condizione attuale non ha precedenti. Con, e dopo, Charles de Gaulle, si è sempre trattato di governi caratterizzati dall’alleanza con la Germania formando il centro, pressoché invulnerabile, dell’Unione europea. Ora, è per la prima volta negli ultimi decenni,  la nuova maggioranza relativa  in Francia al cui centro vi è il partito di Mélenchon, è in netto contrasto con la poltica di Macron alla testa da una coalizione sostenuta da meno di i un terzo del Parlamento.

Si tratta di due paesi con crisi di governo che farebbero parte dell’ordinamento instabile delle maggioranze parlamentari, se non si trattasse dei governi che hanno guidato l’Unione europea per molti decenni al  disopra della Commissione europea che non ha potuto schierarsi contro la Francia, nemmeno quando il disavanzo pubblico ha raggiunto il doppio del  60  per cento del reddito nazionale come limite  ammesso dalla Commissione europea,

Il radicale mutamento nel contesto dell’Unione europea  si inquadra a sua volta in un quadro che cambia a livello globale.

L'esito delle elezioni di novembre negli Stati Uniti è ancora incerto. Da una parte, Donald Trump che punta a un cambiamento indefinito della politica americana, se non per una maggiore concentrazione sulla politica interna che potrebbe, tra le altre cose, portare a una riduzione del tasso di cambio del dollaro per riequilibrare la bilancia dei pagamenti. In sostanza una riduzione delle importazioni dalla Cina e un aumento generale delle esportazioni. Dall'altra, ... Harris con una linea di sostanziale continuità con la politica di Biden, se non per alcuni aspetti orientata più a destra nella politica interna. In sostanza, una politica dalle previsioni incerte. (vedi il saggio di Jeff Faux). Ma non c'è dubbio che, a prescindere dalla futura presidenza, la politica internazionale americana debba affrontare una fase di profondi cambiamenti.

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Il futuro è in larga misura determinato dalla poltica sulle coste del Pacifico e dell’ oceano indiano. La Cina è la potenza dominante . La sua crescita è ridotta, ma la riduzione avviene dopo la sua accesa nel economia che associa alle grandi imprese a livello globale il ruolo dell’economia pubblica diretta dal governo. La sua egemonia si estende dal Brasile al Medio Oriente, All’Africa. L’Europa cerca di tenerla lontana, ma non a caso    è in china cercando campi di cooperazione, dopo l chiusura del porto di Trieste.

La Russia, dove la crescita economica è ripresa al di là delle aspettative con il palese intervento degli investimenti pubblici, non ostante le difficoltà nelle esportazioni del gas dopo la chiusura  dei gasdotti (più o meno misteriosamente danneggiato bel mare del Nord) recupera e amplia gli sbocchi dalla Cina all’India. In sostanza un paese con alleanze rafforzate a orrente.

Al tempo stesso l’india che vede riconfermato il governo di ……mantiene una crescita prossima al sette  per cento.Al tempo stesso mantiene una rigorosa autonomia rispetto alla Cina, ma è parte del blocco che comprende  oltre alla Cina  e alla Russia, il Brasile al centro dell’America latina e il Sud africa al centro della poltica africana. Un blocco si paesi in progressiva espansione che si allaga alla partecipazione di paesi africani,  e latino- americani

In sostanza, un mondo che cambia pelle. Che cerca di bilanciare la potenza degli stati Uniti con un vasto cerchio di paesi che s estende dalla Gran Betania al Giappone alla Corea del Sud, all’Australia, al Canada e così via.

Insomma, un mondo pe rla prima vota diviso privo si una potenza dominante. Le guerre sono sempre distruttive ma nelle circostanze attuali, in presenza dell’armamento nucleare, i sarebbero catastrofiche e dagli esiti difficilmente prevedibili.

Quale è dunque il futuro possibile? La storia non ammette anticipazioni se non, molto spesso, n per contraddirle. Ma il ruolo della Commissione europea con o nonostante la rielezione di von der Leyen, non è al centro della poltica internazionale, Gli Stati Uniti e la Russia  affianco dell’Unione europea conserrano un ruolo dominate, Ma non caso lo scambi di prigionieri indica i segni di un cambiamento possibile. Quale che sia l’esito del elezioni americane di novembre, unione europea è soggetta gli ambienti inciso in Francia e possibili in Germania. Il futuro difficilmente si lascia prevedere nei dettagli. Ma i cambiamenti in atto in Francia  possono essere il segno di un mutamento che, investendo l’Europa e i suoi rapporti internazionali, può rappresentare il segno di cambiamenti ancora incerti ma diventati possibili.

In altri termini, i. prossimi mesi saranno importanti per cambiamenti ancora incerti  diventati possibili con mutamenti fino a poco tempo fa imprevedibili.

 

Antonio Lettieri

Editor of Insight and President of CISS - Center for International Social Studies (Roma). He was National Secretary of CGIL; Member of ILO Governing Body and Advisor for European policy of Labour Minister. (a.lettieri@insightweb.it)