Sottotitolo:
Il flusso di capitali diretto verso i paesi emergenti è in parte utilizzato per rafforzare l'economia nazionale, in parte per investimenti all'estero. E' il rovesciamento delle precedenti tendenze della globalizzaizone.
L’Istituto per la Finanza Internazionale, iif, ha pubblicato , in data Giugno 2011 , la stina del movimento di capitali dalle Economie Mature ai Paesi Emergenti .Le cifre per i tre anni 2010, 2011 e 2012 sono straordinariamente alte , al di sopra dei mille miliardi di dollari , una cifra mai toccata negli anni precedenti ( si veda la tabella 1). Più del 90% di questo flusso è composto da capitale privato , che a sua volta è composto da due voci principali: gli Investimenti in Equity –che contano per il 57,6% e contengono Investimenti Diretti e di Portafoglio- ed i Creditori Privati.
Il flusso di capitali che entra nei Paesi Emergenti è in parte usato da essi per rafforzare la loro economia, ed in parte per investire all’estero: il flusso di capitali nei paesi emergenti crea a sua volta un flusso di capitali da questi paesi verso l’esterno. La tabella 2 mostra quanto di questo flusso è stato usato per aumentare le riserve valutarie dei Paesi Emergenti , e l’ammontare di capitale che questi paesi a loro volta esportano. Negli anni 2010 e 2011 circa il 60% del flusso andò ad aumentare le riserve , mentre la stima per il 2012 è poco più bassa della metà .Ciò che rimane , chiamato “Deflusso Privato” è stato stimato a 573 miliardi di dollari nel 2010 a 654 miliardi nel 2011 ed a 751 miliardi nel 2012.La tabella 3 mostra la quota del flusso in entrata che effettivamente lascia i Paesi Emergenti , creando un importante “contro flusso” in uscita , più di metà dell’entrata.
La tabella quattro mostra la divisione del flusso verso i vari Paesi Emergenti , ed indica un certo declino dell’Asia in favore dei paesi Emergenti Europei , a cui è diretto circa un terzo del totale.
Questa forte crescita dei movimenti di capitale verso i paesi emergenti è dovuta ad un certo numero di fattori. Il punto principale è che i Paesi Emergenti hanno migliori prospettive economiche di quelli Maturi. La crescita di questi ultimi è stimata per il 2011 all’1,9%, e potrebbe raggiungere il 2,6% nel 2012. I Paesi Emergenti cresceranno invece del 6,4% nel 2011 e del 6,1% nel 2012, con la Cina che è circa al 9% in tutti e due gli anni, e l’India fra il 7 e l’8 %. Inoltre, i tassi di interesse sono più alti nei paesi poveri che in quelli ricchi , nei quali il tentativo di far riprendere l’economia mantiene basso il tasso d’interesse.
Di fatto, i Paesi Maturi hanno un grande surplus di capitale rispetto alle decisioni di investire nell’industria o nei servizi. Non dovrebbe essere chiamato “surplus di capitale” perché in molte aree dei paesi ricchi vi sono delle necessità di investimento che non sono soddisfatte , specialmente nelle infrastrutture . Tuttavia, il capitale disponibile è di fatto eccedente rispetto alle decisioni di investire in nuove o vecchie iniziative. Questo surplus ha raggiunto un livello molto alto, e ciò conferma che gli operatori economici dubitano della redditività degli investimenti nel loro paese. Poiché l’elemento di rischio è normalmente più alto all’estero che nel proprio paese, il differenziale del profitto dev’essere parecchio alto.
L’aumento del flusso in uscita sembra indicare che gli investitori non credono in una possibile immediata ripresa delle domanda nei Paesi Maturi. E’ possibile che il basso tasso di interesse offerto da molti paesi ai loro cittadini faccia aumentare l’esportazione di capitali , piuttosto che incoraggiare gli investimenti nel paese. I ricchi hanno molto più capitale di quanto può essere investito con profitto. Sembra che questo enorme trasferimento di capitale rappresenti un elemento strutturale dell’economia moderna , che crea un complesso sistema mondiale di scambi di capitale nelle due direzioni.
Qual è l’atteggiamento dei paesi Emergenti? Da un lato, il flusso in entrata è “un dono di Dio” che accelera la loro crescita e aiuta a ridurre la miseria della popolazione in paesi che aumentano già da tempo più in fretta di quelli Maturi. D’altro canto, questo flusso in entrata può far aumentare il valore della moneta del paese ricevente , minacciando così di rallentare le sue esportazioni, che sono lo strumento principale dello sviluppo. L’Istituto per la Finanza Internazionale dedica una parte del suo studio a persuadere i paesi riceventi di non ricorrere ai controlli di Stato sull’importazione di capitali, che ridurrebbe l’influsso scoraggiando gli investitori privati, producendo alla fine un effetto di freno alla crescita dei Paesi Emergenti. Lo studio dell’IIF propone , invece del controllo pubblico del flusso di capitali, una serie di misure “ Macro Misure Prudenziali “.
Tuttavia, il fatto che il flusso di capitali sia usato anche per aumentare le riserve valutarie , e che un’altra parte possa essere esportata, dovrebbe essere sufficiente a rassicurare su questo punto. Il livello della riesportazione di capitali dai Paesi Emergenti sembra indicare che essi non soltanto aumentano il loro reddito nazionale, , ma anche creano interconnessioni che possono consolidare la loro economia sia come esportatori dei loro prodotti, sia come partecipi ad una scambio di capitali e livello mondiale.
Tabella1.Flussi di Capitale nelle Economie Emergenti (in miliardi di dollari)
|
2010 |
2011 |
2012 |
Flusso Totale
Netto |
1053 |
1092 |
1098 |
Flusso Privato,
Netto |
990 |
1041 |
1056 |
Investimenti in Equity
Di cui : |
571 |
574 |
610 |
Investimenti Diretti |
(371) |
(423) |
(435) |
Inv.Portafoglio |
(200) |
(151) |
(178) |
Creditori Privati |
419 |
467 |
446 |
Tabella 2. Flusso di Capitale in entrata e in uscita, ed effetto sulle Riserve valutarie (miliardi di dollari)
|
2010 |
2011 |
2012 |
Flusso Totale |
1053 |
1092 |
1098 |
Uscita Totale |
1411 |
1487 |
1392 |
Aumento Riserve |
837 |
833 |
641 |
% |
59.3 |
56.0 |
46.0 |
Uscita Privata ,
di cui: |
573 |
654 |
751 |
Investimenti in Equity
|
(269) |
(296) |
(321) |
Crediti di Residenti |
(305) |
(358) |
(430) |
Tabella 3 Quota del flusso in entrata esportata dai Paesi Emergenti (In percentuali)
|
2010 |
2011 |
2012 |
Asia |
50.0 |
52.2 |
66.9 |
Europa |
61.1 |
68.4 |
62.4 |
America Lat |
59,9 |
42.9 |
56.2 |
Afr M.Orient |
94.7 |
(1) |
(1) |
Tutti i paesi |
57.9 |
62.8 |
74.4
|
(1)Il flusso in uscita è più alto di quello in entrata . Africa e Madio Oriente include i paesi produttori di petrolio che sono esportatori strutturali di capitale
Tabella 4 . Flusso di capitali per Area (miliardi di dollari)
|
2010 |
% |
2011 |
% |
2012 |
% |
Asia |
513.1 |
48.7 |
498.4 |
45.6 |
456.4 |
41.6 |
Europa |
172.1 |
16.3 |
255.5 |
23.4 |
301.1 |
27.4 |
America Latina |
287.2 |
27.3 |
277.8 |
25.4 |
260.0 |
23.7 |
Africa Medio Oriente |
60.6 |
7.7 |
60.3 |
5.6 |
80.5 |
7.3 |
Totale |
1053.0 |
100,0 |
1092.0 |
100.0 |
1098.0 |
100,0 |
|
|
|
|
|
|
|