I tedeschi sono stupidi?
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Forse I tedeschi sono stupidi, ma c’è del metodo in questa pazzia. La terza legge della stupidità umana di Cipolla dice che “una persona stupida è quella che causa delle perdite ad altre persone senza ricavarne alcun profitto per sé, o anche subendo egli stesso delle perdite”. Molti commentatori pensano che questo sia il caso del governo Merkel. L’austerità fiscale imposta a tutta l’eurozona dalla Germania, e dai suoi seguaci nordici, ha ridotto a zero o a valori negativi il tasso di crescita; i paesi mediterranei, costretti ad una più forte austerità, hanno ottenuto i peggiori risultati. Ma il movimento verso il basso ha colpito anche stessa Germania: 2010 2011 2012 Gdp rate of growth 4,2 3.0 0.6 Internal demand 2,5 2,4 -0,4 External demand 1,7 0.6 1.0 ___________________________________________________________________________________________________ In un recente paper Lucrezia Reichlin (e co-autori) afferma che “l’economia dell’eurozona e degli Stati Uniti si sono separate, ma da che parte sta la Germania? Questo articolo presenta dei risultati recenti dal modello Now-Casting…..la risposta è che il rallentamento dell’economia tedesca nell’ultimo trimestre del 2012 non un fenomeno temporaneo; la Germania sta seguendo il trend dell’eurozona. Se questo è vero allora il mercato azionario tedesco, che sembra seguire quello statunitense, subirà una correzione al ribasso”. La Germania ha avuto un rallentamento poiché la domanda dell’UE, e in particolare dell’eurozona è caduta : 2010 2011 2012 External demand 1.7 0.6 1.0 Toward Eurozone 0.1 -0.2 -0.1 Toward other EU countries 0.5 -0.1 0.2 Toward all other countries 1.0 0.8 1.2 ________________________________________________________________________________________________________ In Germania il peso dell’export sul Pil (52%) è ben più alto che in Francia (28%), Italia (30,3%) e Spagna (32,3); il rapporto era del 44% quattro anni fa. La Germania sta spostando il suo export versoi paesi asiatici; l’export verso l’eurozona è caduto dal 41% al 36% negli ultimi quattro anni, mentre l’export fuori dell’Europa è salito dal 38% al 43%. Negli ultimi due anni, grazie alla politica monetaria della BCE, i tassi d’interesse sono caduti e divenuti negativi in termini reali, mentre quelli dei Piigs sono saliti. L’alto livello di crediti tedeschi verso i paesi mediterranei si sta riducendo, perché la bilancia delle partite correnti di questi paesi è fortemente migliorata (dal 2007 al 2012 l’export-import è migliorato di 23,1 miliardi in Italia e di ben 89 miliardi in Spagna), grazie soprattutto alla recessione. Il modo migliore per comprendere lo stato d’animo dei tedeschi è quello di notare che la propaganda della Spd è ora completamente silenziosa su euro-bond o condivisioni del debito; i socialdemocratici sanno che questi sono temi che possono compromettere le poche change di vittoria nelle elezioni di settembre. Ruggero Paladini
Economist - Professor of "Scienza delle Finanze" at University "La Sapienza" Roma; Member of the Economic Board of Insight - ruggero.paladini@uniroma1.it |