Ascesa e caduta del socialismo
Abstract:
Il termine “socialismo” è relativamente recente, apparendo per la prima volta meno di due secoli fa, nel 1827. La diversità delle possibili definizioni riflette la natura multi-dimensionale del progetto socialista. Tra i modelli di socialismo possiamo annoverare la Rivoluzione Culturale Cinese; la NEP (Nuova Politica Economica in Unione Sovietica); la pianificazione centrale di tipo sovietico; la Socialdemocrazia di tipo scandinavo; il Modello Sociale Europeo introdotto in varia misura nell’Unione Europea negli anni ‘90 e primi anni 2000. Con riferimento all’Europa occidentale, è possibile individuare alcune articolazioni del modello a livello nazionale: il Neo-corporatismo di tipo Austriaco; la Co-determinazione (Mitbestimmung) tipica della Germania post-bellica; la Pianificazione indicativa di tipo francese. Nel saggio si analizza in primo luogo ill modello di tipo sovietico, la sua ascesa, evoluzione e caduta nonché i problemi generati dalla transizione post-socialista con il ritorno a economie di mercato a proprietà e impresa private, integrate nell’economia globale. Poi si prende in considerazione anche il modello socialdemocratico, esemplificato dal Modello Sociale Europeo, e di altre economie capitalistiche, che perseguono valori socialisti in un’economia senza proprietà e impresa pubblica dominanti. Verso la fine degli anni 1990 il modello socialdemocratico veniva pervertito dai suoi leaders che adottavano istituzioni e politiche economiche iperliberali, austeritarie e globaliste, contribuendo a scatenare la crisi piu’ grave di questo secolo, che ancora imperversa con tassi elevati di disoccupazione, ristagno continuato e crescente disuguaglianza. Domenico Mario Nuti
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